TIPI DI DIETE

Tipi di diete

Esistono diversi modelli dietetici e di seguito si ricordano i più famosi:

 Dieta mediterranea: insieme di tradizioni alimentari tipiche dei popoli che vivono affacciati sul mar Mediterraneo. Si basa sull’assunzione giornaliera di cereali, preferibilmente integrali, frutta e verdura in quantità, 2-3 porzioni di latte e latticini, 1-2 porzioni di frutta secca, olio extravergine di oliva. Settimanalmente consiglia più di 2 porzioni di legumi e pesce, 1-2 porzioni di pollame, 2-4 porzioni di uova e saltuariamente salumi, carne rossa e dolci. Nel 2010 è diventata patrimonio immateriale dell’Unesco e ad ora è il modello di riferimento per la prevenzione di molte patologie e per diversi stati fisiologici essendo ricca di composti benefici. Nel 2022 un gruppo di scienziati italiani ha proposto di diffondere il modello mediterraneo a livello globale trovando alternative ad alimenti tipici della dieta mediterranea con alimenti locali.

    Diete vegetariane, che escludono il consumo di tutti gli animali, classificate in:

     dieta latto-ovo vegetariana: include il consumo di latte, uova e loro derivati

     dieta vegana: include solo gli alimenti di origine vegetale, escludendo anche il miele, poichè prodotto dallo sfruttamento delle api

     alcune altre varianti rilevanti sono il crudismo vegetariano, vegano e fruttariano, in cui non è prevista la cottura per gli alimenti inclusi e il fruttarismo, in cui è previsto il solo consumo di frutta

    Dieta pescetariana: evita la carne di animali terrestri e include quella di animali acquatici e tutte le altre fonti proteiche

    Dieta paleo: imita la presunta alimentazione dell’uomo del Paleolitico che viveva secondo uno stile di vita da cacciatore-raccoglitore sulla base che il nostro patrimonio genetico sia rimasto involuto rispetto ai cambiamenti repentini nell’alimentazione  sperimentati dall’uomo fino ad oggi. Esclude alimenti come pane, zucchero, latte, riso, mais, legumi e patate e prevede il consumo giornaliero di carne, pesce, uova, semi oleosi, grassi animali e vegetali, vegetali e frutta. è una dieta fortemente povera di carboidrati complessi ed eccessivamente ricca in grassi e proteine.

  Dieta chetogenica: sviluppata inizialmente per la cura dell’epilessia pediatrica resistente ai farmaci, prevede un ridottissimo consumo di carboidrati a favore di un consumo elevato di grassi e un consumo normale in proteine. Articolata in diverse fasi, induce una perdita di massa grassa conservando invece pressoché invariata quella magra ma non è un regime salutare da protrarsi eccessivamente nel tempo e necessita di integrazioni obbligatorie di sali minerali e acidi grassi polinsaturi della serie omega 3. Ultimamente alcuni studi protratti nel tempo evidenziano come si correli negativamente con la salute del sistema cardiovascolare, aumentano i livelli di colesterolo LDL circolanti ma positivamente con le patologie neurodegenerative.

    Dieta Atkins: ideata nel 1970 da R.C. Atkins come critica alla dieta dissociata sul principio che l’accumulo di grasso è imputabile ad un’eccessiva risposta insulinica. Consta di diverse fasi ed è simile alla dieta chetogenica.

    Dieta dissociata: ideata nel 1911 dal biochimico W.H. Hay sul principio di non associare mai carboidrati e proteine nello stesso pasto.