INDICAZIONI NUTRIZIONALI PER L'ALLATTAMENTO AL SENO

Indicazioni nutrizionali per l’allattamento al seno

L’allattamento esclusivo al seno è raccomandato per i primi 6 mesi di vita, dalla prima ora di vita, con latte proprio o donato da OMS (Organizzazione Mondiale Sanità), AIRC (Associazione Italiana Ricerca Cancro), WCRF (World Cancer Research Fund) e promosso dal PNP 2020-2025 che mira a raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite.


Vantaggi per la madre

Vantaggi per il neonato

 - rischio di sviluppo tumore a seno, ovaio,   endometrio

 + riduzione peso corporeo (circa 0,8 kg al mese)

 + benefici cardiovascolari, respiratori e   gastrointestinali

 + efficace controllo della depressione post-partum

 + efficace passaggio di microbiota al neonato

 - rischio di obesità futura

 - rischio di sindrome metabolica

 - rischio infezioni e patologie immunitarie

 + migliore crescita

 + miglior sviluppo neurocomportamentale


Dopo i primi 6 mesi di vita è possibile continuare con l’allattamento non esclusivo, poiché il latte materno da solo è insufficiente a garantire totalmente le richieste metaboliche del bambino in accrescimento.

Il latte materno è il secreto della ghiandola mammaria umana ed è prodotto in forma immatura già dopo pochi istanti dal parto grazie al riflesso mammilo-ipofisario stimolato dalla suzione del capezzolo da parte del neonato, la quale induce la produzione di ossitocina e di prolattina. L’ossitocina agisce già durante il travaglio, stimolando prima le contrazione muscolare nell’utero e poi la secrezione di latte nei dotti lattiferi. La prolattina invece agisce sui lattociti, cellule della mammella deputate alla produzione di latte. Cortisolo e insulina contribuiscono a mantenere la lattazione.

A 48 ore dal parto avviene la montata lattea con la produzione di colostro, un primo secreto liquido bianco-giallognolo (sovente prodotto anche prima della nascita).

Dopo qualche giorno è prodotto latte di transizione ed entro una settimana latte definitivo che sancisce l’avvio della lattazione vera e propria. Si possono produrre fino a 500 ml di latte al giorno e al terzo mese le nutrici più efficienti ne secernono fino a 2 litri, ma la media è di 1 litro al giorno.

La composizione del latte cambia nel corso della poppata: inizialmente dissetante, più acquoso, povero in calorie, ricco in zuccheri (lattosio) e proteine, infine più denso, grasso e calorico. Il latte materno definitivo è composto da: 80-90% di acqua, 1% proteine (di cui molte sieroproteine), 7% lattosio (prontamente digerito dal neonato grazie all’espressione precoce di lattasi), 3,5% di grassi, enzimi per la digestione dei nutrienti del latte, fattori di crescita, ormoni ipofisari, tiroidei e steroidei, citochine, anticorpi, sali minerali e vitamine. Purtroppo, l’epidemiologia dell’allattamento è deludente attestandosi a meno del 50% e l’OMS auspica di raggiungere almeno l’80% entro il 2030.

Dal punto di vista nutrizionale, l’allattamento richiede un’ingente spesa energetica, tanto che i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti e di energia per la popolazione italiana) indicano un surplus di 500 kcal al giorno oltre a quelle consumate abitualmente con la dieta fisiologica con precisi surplus proteici. La nutrice dovrebbe seguire una dieta bilanciata e praticare attività fisica adeguata, per evitare pericolose e inutili carenze alimentari e stimolare il senso del gusto del bambino per introdurlo dolcemente allo svezzamento.

Queste aggiunte possono essere coperte da:

  • +50 g/porzione di cereali preferibilmente integrali e a basso indice glicemico

  • +30 g/porzione di carne preferibilmente bianca

  • +50 g/porzione di pesce preferibilmente di piccola taglia non predatore

  • +125 g/porzione di yogurt intero bianco senza zuccheri aggiunti

  • +150 g/porzione di latte di vacca parzialmente scremato

  • +50 g/porzione di legumi freschi o +25g/porzione di legumi secchi

  • +20g/porzione di frutta secca oleaginosa

  • +80 g/porzione di frutta fresca

Essenziale risulta anche aumentare l'assunzione di acqua fino a 2,7 litri al giorno.

Quindi, risulta fondamentale educare i genitori sui benefici dell’allattamento per il sistema madre-bambino, creando ambienti di supporto entro cui la nutrice possa essere aiutata a gestire eventuali problemi connessi alla pratica e allattare liberamente.

In ultimo, gli esperti consigliano di permettere l’attacco del bambino al seno ogni qualvolta lo desidera, dal momento che la suzione favorisce il suo mantenimento nel tempo.